Nuova Riveduta:

Marco 9:38

Condanna dello spirito settario
=(Mt 18:5-9; Lu 9:49-50)
Giovanni gli disse: «Maestro, noi abbiamo visto uno che scacciava i demòni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato perché non ci seguiva».

C.E.I.:

Marco 9:38

Giovanni gli disse: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demòni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri».

Nuova Diodati:

Marco 9:38

Chi non è contro di noi è per noi
Allora Giovanni, prendendo la parola, gli disse: «Maestro, noi abbiamo visto un tale che non ci segue scacciare demoni nel tuo nome e glielo abbiamo proibito, perché non ci segue».

Riveduta 2020:

Marco 9:38

Chi non è contro di noi, è per noi
(Matteo 18:5-9; Luca 9:49, 50)
Giovanni gli disse: “Maestro, noi abbiamo visto uno che scacciava i demòni nel nome tuo e glielo abbiamo vietato perché non ci seguiva”.

La Parola è Vita:

Marco 9:38

Uno dei discepoli, Giovanni, gli disse: «Maestro, abbiamo visto un uomo che cacciava i demòni in nome tuo e noi gli abbiamo detto di non farlo, perché non appartiene al nostro gruppo».

La Parola è Vita
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Riveduta:

Marco 9:38

La tolleranza cristiana. Gli scandali
(Luca 9:49,50; Matteo 18:6 e seg. e parall.)
Giovanni gli disse: Maestro, noi abbiam veduto uno che cacciava i demonî nel nome tuo, il quale non ci seguita; e glielo abbiamo vietato perché non ci seguitava.

Ricciotti:

Marco 9:38

Ma Gesù disse loro: «Non glielo proibite; perchè nessuno può fare un prodigio in nome mio e subito dopo parlar male di me,

Tintori:

Marco 9:38

Ma Gesù disse loro: Non glielo proibite, perchè non c'è nessuno che faccia un prodigio in nome mio, e possa ad un tratto dir male di me.

Martini:

Marco 9:38

Ma Gesù disse loro: Non vogliate proibirglielo: imperocché non v'è nissuno, che faccia un miracolo nel nome mio, e possa subito dir male di me.

Diodati:

Marco 9:38

ALLORA Giovanni gli fece motto, dicendo: Maestro, noi abbiam veduto uno che cacciava i demoni nel nome tuo, il qual non ci seguita; e perciocchè egli non ci seguita, glielo abbiam divietato.

Commentario abbreviato:

Marco 9:38

30 Versetti 30-40

Il tempo della sofferenza di Cristo si avvicinava. Se fosse stato consegnato nelle mani dei diavoli e loro avessero fatto questo, non sarebbe stato così strano; ma che gli uomini trattino in modo così vergognoso il Figlio dell'uomo, venuto per redimerli e salvarli, è meraviglioso. Osservate ancora che quando Cristo parlava della sua morte, parlava sempre della sua risurrezione, che toglieva il rimprovero a se stesso e avrebbe dovuto togliere il dolore ai suoi discepoli. Molti rimangono nell'ignoranza perché si vergognano di informarsi. Ahimè, mentre il Salvatore insegna così chiaramente le cose che appartengono al suo amore e alla sua grazia, gli uomini sono così accecati da non capire i suoi discorsi. Saremo chiamati a rendere conto dei nostri discorsi e delle nostre dispute, soprattutto per quanto riguarda l'essere più grandi degli altri. Coloro che sono più umili e abnegati, assomigliano di più a Cristo e saranno più teneramente posseduti da lui. Gesù insegnò loro questo con un segno: chi accoglie uno come questo bambino, accoglie me. Molti sono stati come i discepoli, pronti a mettere a tacere gli uomini che hanno successo nel predicare ai peccatori il pentimento nel nome di Cristo, perché non li seguono. Nostro Signore rimproverò gli apostoli, ricordando loro che chi faceva miracoli nel suo nome non avrebbe potuto danneggiare la sua causa. Se i peccatori sono portati a pentirsi, a credere nel Salvatore e a vivere in modo sobrio, retto e pio, vediamo che il Signore opera per mezzo del predicatore.

Riferimenti incrociati:

Marco 9:38

Nu 11:26-29; Lu 9:49,50; 11:19

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